Importanza dell'olio extravergine d'oliva nella dieta
L'olio vergine d'oliva, per le sue caratteristiche chimico/fisiche ed organolettiche, rappresenta uno tra i grassi alimentari più pregiati ed apprezzati per il suo elevato valore nutrizionale. L'olio extravergine e vergine di oliva è l'unico olio ad essere prodotto per semplice pressione di un frutto senza aver subito alcuna manipolazione chimica e la sua composizione media in acidi grassi può essere definita a ‘misura d'uomo” poiché è caratterizzata sia da una elevata concentrazione di acidi grassi essenziali, quali oleico (60-80%) e linoleico (7-10%) sia per il rapporto ottimale fra acidi grassi monoinsaturi e acidi grassi saturi che risulta essere compreso fra 4 e 10.
Secondo le più recenti acquisizioni in campo dietetico e sulla base dei valori indicati dai LARN
(livelli assunzione giornaliera raccomandati di nutrienti), l'apporto
energetico medio giornaliero deve essere fornito per il 55-60% da glucidi (di cui per 80% da glucidi complessi), per il 10-12% da proteine e per il 20-25 % da lipidi di cui solo il 10% deve essere costituito da acidi grassi saturi ed il restante 90% da grassi insaturi.
Alla luce di questi dati l'olio di oliva si pone quindi come il lipide ideale da utilizzare per una dieta equilibrata poiché fornisce il giusto apporto di acidi grassi monoinsaturi e di acidi grassi essenziali. In accordo con le più recenti acquisizioni in campo dietetico-nutrizionale si consiglia, per soggetti adulti che esercitano attività fisica moderata, un consumo giornaliero di grassi che oscilli fra 1-1.1g/Kg peso corporeo per un totale complessivo oscillante fra i 60-80 g die.
Il 90% di tale apporto lipidico alla dieta dovrebbe essere costituito proprio dall'olio vergine di oliva. L'olio d'oliva essendo facilmente emulsionabile con i succhi digestivi è dotato anche di un elevato grado di digeribilità e quindi risulta essere facilmente assimilabile. L'olio di d'oliva, oltre ai trigliceridi, contiene una frazione, cosiddetta “insaponificabile”, costituita da principi non nutritivi ma dotati di elevato potere antiossidante e noti come “polifenoli dell'ulivo”.
Tali composti agiscono come protettori degli acidi grassi, aumentano la stabilità dell'olio all'ossidazione, ma nello stesso tempo conferiscono all'olio di oliva una notevole valenza salutistica in quanto sono in grado di proteggere il nostro organismo da diverse patologie.
Attività biologica dei polifenoli dell'olio
d'oliva
Il contenuto di polifenoli totali (che comprendono una variegata classe di molecole contenenti uno o più anelli aromatici idrossilati) può variare sensibilmente in funzione di diversi fattori quali il tipo di cultivar, la zona di coltivazione, il tempo di maturazione delle olive, i tempi ed i modi di stoccaggio, i metodi di frangitura, spremitura etc..
Questi composti fenolici rappresentano, tra i cosiddetti componenti minori dell'olio di oliva, le sostanze di maggior interesse e più estesamente studiate.
Tra i biofenoli riscontrati nell'olio di oliva ed in alcuni sottoprodotti (foglie, sansa ed acque di vegetazione) possiamo citare i secoiridoidi (oleoeuropeina, ligstroside e loro derivati), alcuni tipi di flavonoidi (luteolina, apigenina, rutina e loro derivati), composti fenolici come idrossitirosolo (e suoi derivati) e verbascoside.
La letteratura scientifica è ormai concorde nell'attribuire gli effetti salutistici dell'olio di oliva alla presenza dei cosiddetti biofenoli dell'ulivo che sono presenti sia nelle drupe che nell'olio di oliva e nelle foglie.
Le principali proprietà salutistiche attribuite ai biofenoli dell'ulivo, sono:
1) elevata attività antiossidante ed antiradicalica;
2) capacità di inibire il processo di ossidazione delle LDL e conseguentemente la formazione di placche con la possibilità quindi, mediante una dieta ricca in olio di oliva, di diminuire il rischio di arterosclerosi ;
3) diminuzione dei rischi a carico del sistema cardiovascolare. Il consumo di olive da mensa e di olio di oliva può prevenire infatti le patologie cardiovascolari, grazie all'apporto dei loro biofenoli;
4) inibizione dell'aggregazione piastrinica;
5) capacità di esercitare effetti ipotensivi e quindi di regolarizzare i livelli pressori del sangue;
6) inibizione dei danni cutanei conseguenti a lunghe esposizioni alle radiazioni solari e quindi inibizione del processo di prematuro invecchiamento della pelle noto come photoaging.
La maggior parte di questi effetti benefici esercitati dai biofenoli presenti nell'olio di oliva sono comunque riconducibili alla capacità di queste sostanze di svolgere un'azione antiossidante-antiradicalica cioè di risultare efficaci nel contrastare la proliferazione dei radicali liberi.
I radicali liberi, specie reattive dell'ossigeno, vengono oggi considerati responsabili, o corresponsabili, dell'insorgenza di diverse gravi malattie come demenza senile, malattie cardiovascolari, invecchiamento precoce, tumori etc..
Le denominazione d'origine
Le caratteristiche di tipicità e di qualità dell'olivicoltura siciliana si sintetizzano nelle Denominazioni d'Origine. Ciascuna denominazione, richiamandosi a un determinato territorio, evidenzia le proprie peculiarità, uniche e talora irripetibili, spesso incentrate su di una cultivar principale che, caratterizzando il prodotto, lo rende particolare.
Sulla base di questi presupposti, dalle più significative aree di produzione, sono state promosse le necessarie procedure per il riconoscimento dell'unicità e irripetibilità del prodotto.
DOP MONTI IBLEI
(Reg. CE n. 2325/97 - GUCE L. 322/97 del 25/1/97)
La zona di produzione della DOP 'Monti Iblei' riguarda le province di Catania, Ragusa e Siracusa, per una superficie complessiva di 19.000 ha circa. Comprende gran parte della catena dei monti Iblei che si contraddistinguono per i vasti altipiani e le profonde vallate. Il disciplinare stabilisce che la denominazione sia accompagnata da una delle otto menzioni geografiche aggiuntive: 'Monte Lauro', 'Val d'Anapo', 'Val Tellaro', 'Frigintini', Gulfi', 'Valle dell'Irminio', 'Calatino' o 'Trigona-Pancali'. Le varietà consentite secondo le percentuali fissate dal disciplinare, per ciascuna menzione geografica, sono: 'Tonda Iblea', 'Moresca' e 'Nocellara Etnea'. Ogni menzione geografica aggiuntiva, espressione di un territorio, è caratterizzata dalle peculiari caratteristiche chimiche, fisiche e organolettiche dell'olio extravergine, determinate dal prevalere di una delle suddette varietà.
Con Provvedimento
27 aprile 2010 viene modificato il disciplinare di produzione
della denominazione <<MONTI IBLEI>>, registrata in
qualità di denominazione di origine protetta (10A05635) (G.U.
N.112 del 15/05/2010).
DOP MONTE ETNA
(Reg. Ce n. 1491/03 della
commissione del 28/08/2003 pubblicato sulla Guce L 214/6 del 26/08/2003).
La zona di coltivazione si estende, per 7.000 ettari circa, dal versante sud-ovest a quello del nord dell'Etna, interessando le province di Catania, Enna e Messina. Nel Catanese interessa i comuni di: Adrano, Belpasso, Biancavilla, Bronte, Camporotondo Etneo, Castiglione di Sicilia, Maletto, Maniace, Motta S. Anastasia, Paternò, Ragalna, Randazzo, Santa Maria di Licodia, San Piero Clarenza; nell'Ennese il comune di Centuripe; e in provincia di Messina i comuni di Malvagna, Mojo Alcantara, Roccella Valdemone, Santa Domenica Vittoria. L'olio DOP 'Monte Etna' è ottenuto dalla 'Nocellara Etnea' (per almeno il 65%) e dalle varietà: 'Moresca', 'Tonda Iblea', 'Ogliarola Messinese', 'Biancolilla', 'Brandofino' o 'Castiglione', che da sole o congiuntamente non devono superare il 35%.
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