L'informazione statistica
L’informazione è una forma di conoscenza: accedere a nuova
informazione significa incrementare il livello della conoscenza. Essa è un bene indispensabile nella vita quotidiana degli individui, così
come nell’attività delle istituzioni: ciascuno utilizza l’informazione per
i propri fini. Frequentemente la finalità associata all’informazione consiste nella
possibilità di decidere, ad esempio il governo può decidere misure di
politica economica basandosi su dati di contabilità nazionale. La relazione esistente tra dato e informazione è una funzione di misura: i
dati sono la descrizione quantitativa o qualitativa di fatti misurati. E’ possibile qualificare l’informazione con l’attributo “statistica”
quando si deduce, con metodologie statistiche, da universi sulle cui unità
vengono rilevati fenomeni qualitativi o quantitativi come accade ad
esempio per l’indice generale dei prezzi al consumo per l’intera
collettività nazionale, calcolato rilevando le quotazioni dei prodotti nei
punti vendita dei comuni italiani. Generalmente l’informazione statistica si presenta in una forma aggregata,
nella quale non è più immediatamente riconoscibile l’informazione dovuta
alle singole unità rilevate; per esempio l’indice generale dei prezzi al
consumo (dato aggregato) non dà informazione diretta circa la reale
quotazione di un particolare prodotto in un certo punto vendita di un
comune specificato (dato elementare).
L’informazione statistica che abbiamo descritto è
statistica “per natura”; è progettata per rispondere a bisogni conoscitivi
ben definiti ed è prodotta attraverso la conduzione di un’indagine.
D’altra parte possono esistere nella realtà raccolte di dati, che non sono
il risultato di indagini statistiche, bensì, per esempio, memoria di fatti
amministrativi e che costituiscono tuttavia preziosi serbatoi di
informazione; ad essi è possibile infatti applicare funzioni statistiche,
anche di semplice aggregazione, ottenendo così informazione statistica
derivata.
L’informazione statistica assume ormai carattere
preminente di servizio pubblico e deve dunque essere concretamente
accessibile a tutti. A tal fine sono previsti uffici di collegamento con il pubblico dislocati
presso gli uffici Istat, le prefetture, le camere di commercio, le
province ed i comuni. Chiunque potrà accedere a qualsiasi tipo di dato, fatte salve comunque le
esigenze di riservatezza garantite dalla tutela del segreto statistico in
base al quale tutte le informazioni raccolte possono essere diffuse solo
in forma aggregata ed anonima, così come sancito dagli art. 8 e 9 del
D.L.vo n. 322 del 6/9/1989.
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Il Sistema Statistico Nazionale - Sistan
La legge 23 agosto 1988 n. 400 concernente la “Disciplina dell’attività di Governo e l’ordinamento della Presidenza del
Consiglio dei Ministri” ha conferito al Governo la delega ad emanare norme
aventi valore di legge ordinaria per la riforma degli enti e degli
organismi pubblici di Informazione Statistica.
Con successivo
decreto legislativo 6 settembre 1989 n.
322 sono state dettate le norme sul Sistema Statistico
Nazionale. Scopo principale della riforma è stato quello di riorganizzare
l’intero sistema statistico in modo da assicurare il coordinamento delle
attività degli operatori Istituzionali e disciplinare la circolazione dei
dati per garantire al servizio i necessari requisiti di omogeneità ed
unitarietà. Con tale decreto si è in realtà realizzato, a sessant’anni
dalla costituzione dell’Istituto centrale di statistica, un importante
riordinamento della statistica ufficiale,
affiancando all’Istat,
nell’ambito del Sistema statistico nazionale (Sistan), una molteplicità di
enti ed organismi pubblici.
Il Sistema mira a razionalizzare la produzione e la
diffusione dell’informazione statistica ufficiale. Intende così fornire al
Paese ed agli organismi internazionali un’informazione statistica
qualificata, rapida ed accessibile.
Elemento saliente del Sistan è l’istituzione di un ufficio di statistica presso ogni
organismo dell’amministrazione pubblica chiamato a concepire la statistica
come funzione conoscitiva propria, capace di supportare ed orientare anche
i processi decisionali della pubblica amministrazione.
Obiettivo primario del Sistan è costituire un referente
unico sia per gli uffici pubblici produttori d’informazione statistica,
sia per tutti gli utenti, in modo da soddisfare compiutamente le esigenze
informative.
L’informazione statistica fornita dal
Sistan è costituita da dati certi fondati su metodologie scientificamente
esatte ed armonizzate con quelle in uso a livello internazionale. Il Sistan promuove quindi l’interconnessione degli archivi pubblici mediante
la creazione di una rete informativa collegata ai diversi uffici di
statistica. Compongono il Sistan: l’Istat, gli uffici di statistica di Stato, aziende
autonome, regioni e province autonome, province, comuni, ASL, camere di
commercio ed altri enti ed organismi pubblici di informazione statistica.
Glossario
Crescita naturale (tasso
di): differenza tra il tasso di
natalità ed il tasso di mortalità.
Crescita totale (tasso
di): somma del tasso di crescita
naturale e del tasso migratorio totale.
Migratorio con l'estero
(tasso): rapporto tra il saldo
migratorio con l'estero dell'anno e l'ammontare medio della popolazione
residente, moltiplicato per 1.000.
Migratorio interno
(tasso): rapporto tra il saldo
migratorio interno dell'anno e l'ammontare medio della popolazione
residente, moltiplicato per 1.000.
Migratorio totale
(tasso): rapporto tra il saldo
migratorio dell'anno e l'ammontare medio della popolazione residente,
moltiplicato per 1.000.
Migratorio per altri
motivi (tasso): rapporto tra il
saldo migratorio dovuto ad altri motivi dell'anno e l'ammontare medio
della popolazione residente, moltiplicato per 1.000.
Mortalità (tasso di):
rapporto tra il numero dei decessi
nell'anno e l'ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato
per 1.000.
Natalità (tasso di):
rapporto tra il numero dei nati vivi
dell'anno e l'ammontare medio della popolazione residente, moltiplicato
per 1.000.
Numero medio di figli
per donna (o tasso di fecondità totale) : somma
dei quozienti specifici di fecondità calcolati rapportando, per ogni età feconda (tra i 15 e i 49 anni), il numero di nati vivi all'ammontare medio
annuo della popolazione femminile.
Nuzialità (tasso di):
rapporto tra il numero di matrimoni
celebrati nell'anno e l'ammontare medio della popolazione residente,
moltiplicato per 1.000.
Nuzialità totale (tasso
di): somma dei quozienti specifici
di nuzialità degli sposi calcolati rapportando, per ogni età tra i 16 e i
49 anni, il numero di matrimoni all'ammontare medio annuo della
popolazione, moltiplicato per 1.000.
Saldo migratorio con
l'estero: differenza tra il numero
degli iscritti per trasferimento di residenza dall'estero ed il numero dei
cancellati per trasferimento di residenza all'estero.
Saldo migratorio
interno: differenza tra il numero
degli iscritti per trasferimento di residenza da un altro comune italiano
ed il numero dei cancellati per trasferimento di residenza in un altro
comune italiano.
Saldo migratorio per
altri motivi: differenza tra il
numero degli iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici
dei residenti dovuto ad altri motivi.
Saldo migratorio totale:
differenza tra il numero degli
iscritti ed il numero dei cancellati dai registri anagrafici dei
residenti.
Speranza di vita alla
nascita (o vita media):
numero medio di anni
che restano da vivere ad un neonato.
Fonte: Istat e comune.torino.it
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