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                       La fragola di Maletto

 

La fragola di Maletto, che interessa una superficie di circa 50 ettari, rappresenta uno dei principali prodotti tipici del territorio comunale, che produce fragole estremamente pregiate, ma anche fortemente deperibili, motivo per cui è venduta nel mercato locale.

L’infruttescenza della fragola ha forma tondeggiante, di colore rosso vivace, molto profumata. Botanicamente le fragole sono un falso frutto. La parte commestibile che noi mangiamo proviene dallo sviluppo del ricettacolo del fiore e non dell’ovario. I frutti veri sono quei piccoli semini che punteggiano la fragola chiamati acheni.

Sul piano nutrizionale la fragola contiene tanta acqua, poche calorie ed è ricca di vitamina C e B2.
Data la scarsa conservabilità del prodotto, il calendario di commercializzazione coincide con quello di maturazione e raccolta che inizia a maggio e si protrae fino a giugno. 

La coltivazione della fragola è stata introdotta durante gli anni 50. Inizialmente molti terreni di origine lavica, le cosiddette terre morte, a monte degli abitati, furono coltivati a fragola sia in coltura specializzata, sia in coltura consociata con i vigneti presenti.

Tra la fine degli anni 60 e gli anni 70, la coltivazione della fragola ha subito una drastica riduzione a causa della mancanza di acqua. Negli ultimi anni questa specie è in netta ripresa grazie alla scoperta di falde acquifere sotterranee e alla costruzione di numerosi pozzi, nella zona a valle dell'abitato (già coltivata a grano), che hanno permesso la coltivazione anche della cosiddetta "fragolina", utilizzata principalmente nell'industria dolciaria.

La piantina di fragola, che nasce spontaneamente nei boschi, viene trapiantata a pieno campo, senza altri procedimenti artificiali di maturazione che ne possano alterare le caratteristiche organolettiche. Ciò conferisce alla fragola di Maletto una straordinaria squisitezza e fragranza.